Non c’è mai limite, né nel bene, né nel male. E a volte questi “illimiti” sono presenti contemporaneamente, come un paradosso.
Oggi i miei occhi hanno visto cose tristi, terribili forse… Mi trovavo alla periferia di Butare, la città dove mi trovo, e in una zona collinare, rocciosa, quasi in campagna, c’erano tantissimi cagnolini, almeno una cinquantina, di tutte le dimensioni ed età, ognuno diverso dall’altro. I piccoli giocavano, si avvicinavano a me… non avresti mai detto che erano così affamati! Avrei voluto dare loro la mia acqua, ma poi avrebbero litigato perché era così poca e loro così tanti…
Vivono lì, in mezzo a delle baracche, ignorati da tutti, affamati, senz’acqua, sporchi – anzi sudici – , pieni di polvere, visibilmente ammalati. Il loro tetto una vecchia baracca dove noi non metteremmo neanche le galline o gli attrezzi da giardino, dove dormono ammassati, per terra. Tutt’intorno pattume, escrementi. Nessuno che da’ loro da mangiare, né da bere. Muoiono così, di fame, di sete, di malattie che ai nostri non torcerebbero neanche un pelo.
Ah, scusate, mi sono sbagliata. Non erano cani.
Sono persone. Uomini, donne, bambini che, nonostante tutto, mi sorridevano.
Claudia